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In Psicologia il termine Flow indica uno stato di concentrazione assoluta, in cui la mente non vaga e in cui la persona è completamente immersa in quello che sta facendo, incantata da un turbinio di positività e gratificazione.

Non riesco a dormire! : scopriamo l'insonnia

"Mi giro e rigiro nel letto, mi alzo, gironzolo per casa, sgranocchio qualcosa davanti alla tv, do una sbirciata agli ultimi post su Facebook, mi faccio una tisana e, perché no, una pasticchetta di tavor" un susseguirsi di infruttuosi tentativi di prender sonno e distendere il proprio corpo spossato, caratterizzano le notti della persona insonne.

"Mi giro e rigiro nel letto, mi alzo, gironzolo per casa, sgranocchio qualcosa davanti alla tv, do una sbirciata agli ultimi post su Facebook, mi faccio una tisana e, perché no, una pasticchetta di tavor" un susseguirsi di infruttuosi tentativi di prender sonno e distendere il proprio corpo spossato, caratterizzano le notti della persona insonne. L'Organizzazione Mondiale della Sanità definisce l'insonnia come un disturbo dell'inizio o del mantenimento del sonno oppure come un sonno non ristoratore presente per almeno tre notti a settimana, associati ad una sensazione di fatica, stanchezza o inefficienza diurna. L'insonnia può essere primaria nel caso in cui sia svincolata da altre forme di disagio o secondaria se si presenta come sintomo di una condizione medica o psichiatrica sottostante. Per insonnia iniziale si intende la difficoltà ad addormentarsi, per insonnia centrale il succedersi di frequenti risvegli durante la notte e per insonnia terminale la presenza di una ripresa mattutina precoce. Si parla inoltre di insonnia acuta nel momento in cui ci troviamo di fronte ad uno stato di disagio transitorio, generalmente associato a ben definiti fattori precipitanti e di insonnia cronica nel momento in cui questa persiste per almeno un mese. L'insonnia rappresenta un disturbo insidioso che, oltre alla fatica delle lunghe nottate "in bianco", comporta una compromissione del proprio funzionamento quotidiano, incidendo sulla qualità di memoria, concentrazione, attenzione, efficienza fisica e prontezza mentale. "Passare la notte in bianco" fa riferimento ad un rituale dei cavalieri medievali i quali la sera prima della cerimonia dell'investitura venivano vestiti di bianco (simbolo di purificazione) e condotti in una cappella all'interno della quale dovevano dedicare l'intera notte a pregare, osservando il digiuno. Consuetudine che li riportava all'onore e alla responsabilità della carica attesa. Quella stessa responsabilità che può adombrare le notti della persona insonne incapace di lasciar andare preoccupazioni, pesantezze, scadenze, doveri, concedendosi il riposo. "Quando si ha l’insonnia, non si è mai veramente addormentati, e non si è mai veramente svegli...con l'insonnia nulla è reale. Tutto è lontano. Tutto è la copia di una copia di una copia" afferma il protagonista del popolare Fight Club. Un torpore che crea una sorta di barriera nei confronti di tutto ciò che ci accade e che pertanto a stento ci tocca, ci risveglia, ci muove emotivamente. Ed è proprio con l'intento di rianimarci che spesso la "combattiamo", cercando con tutte le forze di affaticare quel corpo già provato e di cedere, di "cadere dal sonno", di "morire di sonno", modi di dire legati al rilassamento muscolare indotto da tale processo. Un organismo vivente funziona se c'è equilibrio tra carica e scarica, tra prendere e lasciare, tra inspirazione ed espirazione. Nel momento in cui si tende a caricare eccessivamente il proprio corpo e la propria mente, sollecitati da una società iperstimolante, senza concederci sufficienti possibilità di sfogo, capita di creare un terreno favorevole ai disturbi del sonno. Rimaniamo pertanto attivati, in attesa di scaricare quel surplus di energie e di dar sfogo a potenzialità espressive latenti ed inesplorate. Il corpo parla e attraverso i suoi movimenti racconta il suo disagio. L'insonnia può celare la difficoltà ad esprimere le proprie emozioni e ad abbandonarsi a tal punto da scivolare nel sonno. Ciò può essere dovuto a situazioni di particolare stress psico-fisico oppure può rappresentare una caratteristica della persona che in questo caso ha ripercussioni sulla qualità e quantità del suo riposo. La notte, il buio comportano un graduale allentamento della propria attivazione, un abbandonarsi dell'Io per far spazio al libero fluire dell'inconscio, dell'interiorità, fino a sfiorare quella che viene considerata una "piccola morte". Ogni notte in qualche modo veniamo a mancare per poi riprender vita. L'insonnia può quindi raccontare il nostro bisogno di sentirci ancora vivi, presenti, padroni della propria esistenza e la difficoltà ad accettare momenti "morti". Bauman afferma che " Il progresso è diventato una sorta di "gioco delle sedie" senza fine e senza sosta, in cui un momento di distrazione si traduce in sconfitta irreversibile ed esclusione irrevocabile. Invece di grandi aspettative di sogni d'oro, il "progresso" evoca un'insonnia piena di incubi di "essere lasciati indietro", di perdere il treno, o di cadere dal finestrino di un veicolo che accelera in fretta." E mossi da questa incessante sensazione capita di non riuscire a prendere sonno o di risvegliarsi nel cuore della notte, eccitati da faticosi propositi e utopiche fantasie. L'insonnia rappresenta spesso un modo che il corpo utilizza per non fermarsi, nella vana speranza di recuperare il tempo perso o di escogitare nuove soluzioni per dirimere le proprie questioni diurne. Progetto tutt'altro che fattibile alla luce del fatto che l'ottundimento provocato dalla mancanza di sonno blocca la spinta creativa che invece si fa strada tra le avvolgenti braccia di Morfeo, mitologico accompagnatore del mondo onirico. Implicito quindi il valore che possiede il sonno, il riposo oltre che la suggestiva narrazione del sogno. L'insonnia non è un nemico da sconfiggere né un'occasione per conquistare terreno sfidando il tempo ma l'espressione di un disagio che non trovando spazio alla luce del sole, si insinua nell'oscurità della notte. Disagio che merita ascolto e che può e deve essere preso in cura attraverso competenze e tecniche specifiche.